Ecco i tarallini della
tradizione pugliese: quelli bolliti e quelli al forno. Hanno due consistenze
diverse ma sono buonissimi entrambi! Inevitabilmente come le ciliegie e le
noccioline l'uno tira l'altro e si finisce per mangiarne tanti; sono ottimi
come spuntino,come aperitivo e sostituiscono il pane egregiamente. Basta
conservarli in una busta chiusa per alimenti oppure in un contenitore di latta
e rimangono friabili e croccanti per molto tempo.
Ingredienti:
1 Kg di farina 0 (per pizza)
250 ml di olio extravergine d'oliva
400 ml di vino bianco
20 g di sale fino
1 cucchiaio raso di semi di finocchio oppure origano
oppure peperoncino (facoltativo)
In una ciotola
mescolare la farina, l'olio evo, il vino caldo in cui sono stati miscelati i 30
g di sale e ,se si preferisce, i semi di finocchio fino ad ottenere un impasto
morbido ed elastico. Far riposare la pasta coperta da un panno per venti minuti
nel forno spento con la lampadina accesa. Formare i tarallini ricavando dalla
pasta dei bastoncini di circa 8 cm di lunghezza. Chiuderli su se stessi sovrapponendo le
estremità e sigillandoli con il dito indice. Immergerli nell'acqua bollente ( max
sette/otto alla volta) e appena salgono a galla ritirarli con l' aiuto di una schiumarola.
Sistemarli su un panno e farli asciugare per qualche minuto. Foderare di carta
forno una teglia e disporvi i taralli senza farli toccare l'uno con l'altro.
Metterli in forno preriscaldato a 200 gradi e farli cuocere finché non diventano di un marrone molto
chiaro e croccanti (per circa quaranta minuti). La cottura può anche essere
fatta direttamente in forno evitando il passaggio della bollitura: disporre
dunque i taralli su una teglia foderata di carta forno, lasciando una piccola
distanza tra l'uno e l'altro e cuocerli finché non diventano croccanti e dorati.Farli raffreddare e conservarli in una busta per alimenti ben chiusa.
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